Parigi ha un posto importante nella storia della letteratura in inglese, e non solo per via dei romanzi di Ernest Hemingway. Qu hanno vissuto e scritto dagli americani come Gertrude Stein e Francis Scott Fitzgerald fino agli irlandesi come Samuel Beckett e James Joyce. Romanzi e drammi tra i massimi del ventesimo secolo sono stati scritti da anglofoni che abitavano negli appartamentini di Parigi e andavano a ispirarsi nei caffè e nei bar. Molti dei locali dove i letterati andavano ad alzare il gomito sono aperti tuttora com’erano prima della seconda guerra mondiale, e lo spirito di un’epoca andata aleggia tra i tavoli. Diversi di questi locali si trovano sulla rive droite della Senna, a nord del fiume, vicino a molti degli appartamenti New York Habitat a Parigi.
Per cominciare un giro dei pub letterari, si può prendere il metrò e scendere alla stazione Opéra, diretti al Café de la Paix.
Il Paix è un posto con la classe dei tempi passati, dietro l’angolo del sontuoso teatro dell’opera. Qui veniva a cena il romanziere Henry James cent’anni fa, quando un bicchiere del vino più economico costava molto meno degli otto euro che pagherete oggi. E’ uno dei migliori ristoranti di Parigi, ma non è obbligatorio fermarsi per cena: si può sorseggiare un bicchiere, contemplare il décor lussuoso, e andare a caccia di altri posti.
La prossima fermata del nostro giro è a poco più di un isolato di distanza: Harry’s New York Bar. Qui sono passate generazioni di superstar della letteratura, con tanto di club: la “Society of International Barflies”, più o meno la “società dei beoni internazionali”, che conta ben quattro premi Nobel tra i suoi membri (Hemingway, Sinclair Lewis, Willam Faulkner e John Steinbeck). La lista dei clienti regolari è impressionante e comprende Gertrude Stein, Marguerite Duras, Edith Wharton e Simone de Beauvoir. Qui è stato inventato il Bloody Mary, il celebre cocktail di vodka e succo di pomodoro amato dagli americani, che si sono sempre ritrovati da Harry’s: dai soldati che liberarono Parigi nella seconda guerra mondiale agli espatriati di oggi che vengono a vedere le partite degli sport di casa. Ogni quattro anni il bar tiene un’elezione tra i propri clienti americani in corrispondenza delle presidenziali Usa (per la cronaca, da Harry’s ha vinto Bush nel 2000, ma Kerry nel 2004.)
Di notte i taxi in zona possono scarseggiare. Per chi ha in programma serate all’insegna dell’alcool, del genere che passava qui James Joyce, potrebbe essere una buona idea soggiornare nel quartiere. A pochi passi dai locali che abbiamo citato c’è questo bel monolocale in zona Opéra – Louvre (PA-2705), e altrettanto vicino è questo appartamento due stanze da letto in zona Opéra – Louvre (PA-2719).
I miti letterari della “Generazione perduta” hanno lasciato Parigi da decenni, ma gli scrittori che vivono qui, e frequentano i pub, sono tuttora numerosi. Alla prossima puntata continueremo ad andare a caccia di leggende della letteratura per i caffè di Parigi.
bello rifare il giro degli scrittori di un tempo!
questo blog ha davvero articoli interessanti da leggere prima di viaggiare. grazie.