New York è una delle città più care del mondo in cui vivere, per cui il fatto che molti affittuari scelgano di contrastare gli affitti alle stelle condividendo l’appartamento con uno o più in inquilini non è sorprendente. Un appartamento in condivisione rappresenta un ottimo modo per risparmiare e fare nuovi amici. Tenere in considerazione alcune cose prima di buttarsi in un appartamento da condividere consente di risparmiare diversi grattacapi. Abitare con un inquilino richiede una combinazione tra compromessi e valutazioni, con una sana dose delle quali potrete trarre i benefici di questa soluzione economicamente vantaggiosa per vivere in città.
Prima di trasferirsi
Il miglior modo per iniziare è essere chiari riguardo ciò che cercate in un coinquilino ed essere onesti riguardo se stessi e le proprie abitudini. Nelle abitazioni condivise è possibile esprimere una preferenza in base al sesso, oppure non averne nel caso in cui siate aperti a qualsiasi coinquilino. Un altro importante fattore da considerare quando si parla di abitare insieme è se il coinquilino è un fumatore o un non fumatore. Dal momento che l’appartamento condiviso costituirà la vostra casa in termini di affitto, se avete problemi come allergie agli animali, alla polvere o a determinati cibi assicuratevi di farlo presente fin da subito. Per i locatori è importante stabilire delle regole precise o delle condizioni di affitto in anticipo, in modo che i potenziali inquilini ne siano consapevoli ed entrambi possano accettare i termini. Pensate ai possibili scenari i conflitto e inseriteli nel vostro Accordo tra coinquilini o nel Regolamento della casa. Alcune questioni importanti da tenere a mente sono:
La pulizia
Quando si tratta di pulizia dell’appartamento, alcune persone sono maniache del pulito mentre altre sono più rilassate a riguardo. Di solito nella vostra stanza privata potete fare come preferite, ma quando sono presenti delle zone condivise con altri è meglio sapere cosa ci si deve aspettare da ognuno. I coinquilini saranno disposti a dividere il costo di un addetto alle pulizie o ad effettuare dei turni di pulizia? In ogni caso, è sempre buona educazione pulire dopo aver utilizzato un’area comune, portare fuori la spazzatura quando è piena, pulire pentole, padelle e piatti e riordinare il bagno dopo l’utilizzo.
Prodotti & Spese domestiche
Quando si condivide un appartamento, ci sono alcuni prodotti essenziali che necessitano di essere riforniti nel tempo, per cui è consigliabile stabilire come gestirli. Decidete se il costo dei prodotti per le zone condivise come carta igienica, carta assorbente, detersivo per piatti e lampadine saranno compresi nell’affitto o se i costi saranno divisi ogni mese con i coinquilini, oltre a stabilire chi si occuperà di acquistarli. Mettetevi d’accordo sull’utilizzo personale oppure condiviso di prodotti per l’igiene personale come shampoo, dentifricio e bagnoschiuma. Lo stesso vale per il cibo in frigorifero – mangiare i prodotti acquistati da altri conduce spesso al conflitto, per cui mangiate solo quello che avete comprato se non diversamente concordato.
Stili di vita
Conoscete meglio il vostro possibile coinquilino prima di andare a vivere insieme. Siete degli animali sociali che amano socializzare con i coinquilini, uscire insieme e avere spirito di squadra? Oppure siete dei tipi solitari che tengono ai propri momenti di solitudine? Gli opposti possono andare d’accordo, ma è meglio sapere che genere di persona sia il vostro coinquilino e le sue abitudini, per capire se siete compatibili, cosa aspettarsi e come rispettare reciprocamente la personalità di ognuno.
A livello legale gli agenti possono ottenere da ciascuna parte degli affittuari solo un certo tipo di informazioni, mentre ad esempio non è possibile chiedere la razza, la religione, la provenienza o lo stato civile perché costituirebbe una violazione delle leggi contro la discriminazione. Allo stesso modo, non è possibile tenere in considerazione tutte le possibili avversioni personali, per cui se avete un particolare rifiuto per gli animali domestici, una visione religiosa, una scelta di vita o altre questioni che ritenete importanti o che possono costituire un “motivo di rottura”, vi consigliamo caldamente di affrontarli in anticipo con il vostro possibile coinquilino. Una persona che fuma occasionalmente potrebbe non definirsi un fumatore, ma per un coinquilino non fumatore anche una sola sigaretta è troppo. Una persona vegetariana potrebbe non voler vivere con coinquilini che cucinano carne nell’appartamento, altri possono seguire determinate usanze religiose che giocano un ruolo importante nella loro vita quotidiana, come non mischiare piatti e utensili utilizzati per diversi tipi di cibo, o accendere l’incenso in casa; si tratta di problematiche molto plausibili, per cui affrontate queste preoccupazioni con i vostri potenziali coinquilini.
Regolamento per gli ospiti
Tutti abbiamo degli amici al di fuori dei coinquilini, ma portare un flusso inesauribile di ospiti potrebbe essere interpretato male da qualcuno. Stabilite un regolamento per gli ospiti che comprenda quando possono essere introdotti nell’appartamento, se sono ammessi ospiti notturni e quanto spesso.
Rumore
Fate parte di un gruppo o vi esercitate nel canto o nella chitarra durante il giorno? Oppure avete bisogno di scrivere e studiare nel silenzio totale per concentrarvi? Se pensate che il vostro stile di vita possa non essere condiviso da tutti, siate espliciti a riguardo fin dall’inizio e stabilite un regolamento in materia di inquinamento acustico. Stabilire delle ore di tranquillità dopo un determinato momento è un ottimo modo per assicurarsi che ognuno possa essere se stesso e al contempo essere rispettoso nei confronti degli altri coinquilini.
Tenete a mente che se avete intenzione di trasformare il vostro appartamento in un appartamento in condivisione, sarà necessario mantenere un atteggiamento aperto e alla mano, nonché essere aperti alle differenze tra le persone che contribuiscono a rendere la convivenza una situazione interessante e divertente. Ricordatevi solo che a nessuno piace vivere in una prigione piena di regole e se siete dell’idea di fare “a modo mio, o niente”, forse sarebbe meglio abitare in un appartamento privato.
Alcune persone potrebbero non essere molto inclini a trasferirsi in uno spazio già occupato da qualcuno. Per risolvere il problema, fortunatamente esistono delle opzioni di alloggio. Se preferite che tutta la logistica sia gestita da una terza parte oppure non volete vivere a casa di qualcun altro ma preferireste condividere uno spazio in cui tutti i coinquilini sono alla pari e accettano e medesime condizioni, potreste prendere in considerazione questa nuova idea di New York chiamata co-living. Si tratta di appartamenti in condivisione in cui tutti gli inquilini affittano delle stanze in un appartamento gestito da un’azienda ci co-living che offre arredamenti alla moda, dispone utenze, servizi di pulizia e Internet, cura gli eventi, abbina i coinquilini e stabilisce le regole della casa per incoraggiare il rispetto reciproco e il senso di comunità. Alcune offrono la possibilità di trasferirsi in un altro appartamento della loro rete, nel caso in cui le cose non vadano bene con gli attuali coinquilini.
Affittare una stanza privata in questo innovativo appartamento in co-locazione con quattro camere da letto a Ridgewood, Queens, è un’ottima opzione per gli studenti o per chi ha un budget limitato. Le camere da letto sono private, mentre gli spazi comuni come la cucina, il soggiorno e il bagno sono condivisi con i coinquilini. Sono presenti anche degli spazi comuni dell’edificio, come un atrio/sala di ritrovo in cui è possibile interagire con gli altri condomini. La direzione dello spazio di co-living gestisce tutti i dettagli, mentre le utenze e i servizi di pulizia sono inclusi. Un curatore vi assiste durante la vostra sistemazione, presentandovi i coinquilini e organizzando degli eventi tra i residenti nell’edificio e i membri della loro comunità di co-living di New York. Se avete dei problemi con un coinquilino, si occupano di compilare i reclami e di facilitare la risoluzione. Se siete studenti e state prendendo in considerazione questo tipo di abitazione che ricorda uno studentato, potete scoprire di più nell’articolo del nostro blog riguardo le abitazioni condivise a New York.
Dopo il trasloco
Non importa quanto siate preparati, non è possibile anticipare tutti gli ostacoli che potete incontrare quando si condivide un appartamento. Gli agenti non fungono da psicologi o mediatori nelle relazioni tra i coinquilini e non possono schierarsi nella discussione dei problemi personali tra i singoli. Quando sale la tensione, il miglior consiglio è essere diretti – la comunicazione tra coinquilini è essenziale! Non lasciate che cresca il risentimento prima di un ulteriore confronto, è meglio affrontare i problemi il prima possibile per giungere a una soluzione. Alcune persone temono il confronto, per cui fissare degli “incontri casalinghi” ogni mese è un buon modo per confrontarsi gli uni con gli altri e verificare se qualcuno ha delle lamentele da esporre. In questo modo, tutti possono sentirsi a proprio agio nell’esprimere la propria opinione invece di lasciare che l’astio venga covato finché non esplode, oltre a dimostrare che è possibile accettare anche un riscontro costruttivo. Non soffrite in silenzio e non aspettate che termini il contratto per ritrovare la voce e lasciare una recensione negativa. Non si riescono a quantificare tutte le volte in cui una delle parti del contratto scopre un problema solo dopo che questo è terminato, per poi dire sempre la stessa cosa – “Perché non me l’hanno detto prima così avremmo trovato una soluzione?”. Rimanere in silenzio non risolve nulla – palesate i problemi appena sopraggiungono, in modo che le persone abbiano l’occasione di correggere i propri comportamenti. Mantenere una comunicazione aperta può fare miracoli nei rapporti tra i coinquilini!
Se le cose non funzionano
Nonostante gli sforzi di tutti, a volte la convivenza non funziona e basta. È importante conoscere i termini del vostro Accordo tra coinquilini per terminare le cose in maniera adeguata. La mancanza di preavviso può comportare la perdita della cauzione. Generalmente, ogni parte termina gli accordi con sufficiente preavviso (di solito almeno 30 giorni di preavviso). Se le cose non funzionano, affrontate la questione di interrompere la convivenza da ambo le parti. A nessuno piace essere sorpreso da un cambiamento improvviso. Grazie al preavviso, il vostro coinquilino può organizzarsi per trovare un nuovo coinquilino o un nuovo appartamento in condivisione, per cui siate gentili e diretti riguardo le vostre intenzioni.
Se avete davvero bisogno di liberarvi di un pessimo coinquilino il prima possibile, offrite un incentivo come ad esempio il rimborso della parte restante del mese di affitto e la possibilità di recidere gli accordi con meno di 30 giorni di preavviso.
Rivolgersi al tribunale
Se le cose vanno veramente a rotoli, non riuscite neanche a guardarvi in faccia e avete bisogno dell’aiuto di una terza parte, è possibile rivolgersi al tribunale. A quale tribunale, dipende dalla situazione. Se la disputa riguarda la restituzione della cauzione, o pensate che ci siano delle detrazioni ingiustificate, oppure se un inquilino vi deve dei soldi per qualche danno è possibile rivolgersi alla Small Claims Court. Se il vostro coinquilino sembra non avere intenzione di andarsene, potete procedere allo sfratto avviando un processo tramite la Housing Court. Non potete farvi giustizia da soli e chiudere fuori il coinquilino o tagliargli acqua, riscaldamento o elettricità, altrimenti verrete severamente puniti.
I procedimenti giudiziari possono portare via molto tempo, perciò è sempre meglio esaminare tutte le possibili soluzioni, lasciando il tribunale come ultima spiaggia. Tenete a mente che non potete tenere in pugno la legge e che gli affittuari con un contratto di 30 o più giorni hanno dei diritti a New York. Se la persona ha violato i termini dell’accordo, un ufficiale giudiziario dovrebbe recapitare una notifica con dieci giorni di anticipo per porre rimedio. Questo gli consente di espiare la trasgressione prima di passare allo sfratto. Per il mancato pagamento dell’affitto, il proprietario deve fornire un preavviso di 14 giorni o richiedere l’affitto. Se l’affittuario non risolve il problema entro i tempi indicati, è possibile fornirgli una notifica di recesso che offre 30 giorni per traslocare. Se non trasloca entro tali tempi, potete sporgere una denuncia per rendere esecutivo lo sfratto tramite Housing Court.
Come anticipato, non tutti vogliono rivolgersi al tribunale, per cui è meglio gettare le basi per una convivenza priva di stress chiarendo le regole e le aspettative prima di vivere insieme. Gli agenti di New York Habitat pongono agli affittuari una serie di domande, nel tentativo di abbinare dei coinquilini che siano compatibili. Talvolta è possibile interagire o incontrare i potenziali coinquilini prima di impegnarsi in un contratto. Gli appartamenti in condivisione possono essere una fantastica esperienza che conduce ad amicizie durature, contribuendo a risparmiare. Leggete il nostro blog per scoprire di più riguardo i nostri cinque migliori appartamenti in condivisione a New York. Seguendo i nostri consigli, la strada per una convivenza in condivisione sarà in discesa. Se state pensando di affittare un appartamento in condivisione inviateci una richiesta e affidatevi ai nostri agenti più esperti per guidarvi nella ricerca. Potete anche cercare nelle nostre offerte per appartamenti in condivisione a New York per vedere le fantastiche opzioni di alloggi condivisi che abbiamo da offrire.
Non è il nostro caso Il problema della condivisione in quanto siamo una coppia.Non ho letto tutte le raccomandazioni che fate a chi deve condividere un alloggio quello che posso dire partendo dalla mia esperienza degli anni universitari è che bisogna condividere una direzione e uno stile di vita.
Sapete quale assicurazione e necessaria quando si vive in condivisione? E meglio avere una propria polizza o e sufficiente una polizza per l intera condivisione? Per assicurare i beni dell appartamento condiviso, e necessaria una sola polizza assicurativa. E necessario assicurarsi che la somma assicurata copra tutti i beni dell appartamento condiviso. Puo essere utile fornire una copertura individuale supplementare contro il furto, poiche la proprieta non e assicurata se viene rubata al di fuori dall abitazione. Non dimenticate di stipulare un assicurazione di responsabilita civile privata che vi assicuri contro i danni causati a terzi. Assicuratevi che tutti i nomi dei coinquilini appaiano sulla polizza assicurativa.
Grazie per il tuo commento.
Vorremmo aggiungere che l’assicurazione di un affittuario generalmente non copre gli oggetti personali dei coinquilini, a meno che i loro nomi non siano elencati nella polizza. Ma non tutte le assicurazioni accettano nomi di coinquilini che non sono nominati nel contratto di affitto.
La miglior soluzione sarebbe di avere polizze separate per ogni coinquilino, perchè ogni persona possiede cose di valore diverso dagli altri coinquilini. Inoltre se uno di loro dovesse presentare un reclamo, gli altri coinquilini sarebbero coinvolti nel reclamo anche se non hanno nulla a che fare con quel particolare incidente.
Un’altra potenziale complicazione potrebbe nascere dal fatto che se un solo coinquilino è responsabile della bolletta di assicurazione ma manca un pagamento, gli altri coinquilini potrebbero ritrovarsi senza assicurazione a anche con bollette da pagare per tutti i coinquilini della casa.
Quindi suggeriamo ai coinquilini di trovare una polizza assicurativa personale, per affittuari in modo da essere in controllo dei propri possedimenti e del loro valore effettivo in caso di danni o furto.
Grazie ancora per il tuo commento. In futuro scriveremo un intero articolo sul blog sull’assicurazione per inquilini.